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Otoplastica
Corregge i difetti estetici delle orecchie
Senti la necessità di migliorare il tuo spetto estetico a causa di un inestetismo che ti opprime da tempo ?
Si corregge il difetto (il più delle volte il classico orecchio a sventola) modellando la cartilagine dell'orecchio attraverso una piccola incisione retroauricolare.
La cicatrice risulta invisibile e nascosta. Il vero problema della otoplastica è proprio il modo di intervenire sulle cartilagini auricolari.
Spesso e volentieri, dopo aggressioni più o meno importanti, le cartilagini vanno incontro a processi infiammatori cronici che possono risultare assai fastidiosi e/o assumere conformazioni innaturali.
Naturalmente, negli anni, sono state avanzate innumerevoli variazioni tecniche volte a correggere questi difetti naturali dell’orecchio e tutte, più o meno, prendono in considerazione la necessità di incidere, asportare parzialmente e rimodellare (plastificare) queste cartilagini.
Ma non è sempre facile come potrebbe apparire, almeno per due motivi: primo, le cartilagini tendono a mantenere una certa memoria che le costringe a cercare la vecchia conformazione spaziale e secondo, essendo esse ricoperte da solo un sottile strato dermo cutaneo, interventi troppo abbondanti su di esse, rischiano di essere visibili e apparire innaturali.
Per questo motivo ho deciso, ormai da anni, di seguire una tecnica particolare che consente un assoluto rispetto della integrità delle cartilagini.
Le stesse non vanno tagliate e suturate ma ripulite dalla membrana che le ricopre, il pericondrio e quindi fissate ad un’altra membrana particolare, il periostio, che ricopre le ossa poste dietro l’ orecchio e contro le quali vanno fissate le cartilagini, nella misura desiderata.
Il vero trucco, quindi, consiste nel considerare il solco retro auricolare il vero punto da rimodellare, iniziando da una meticolosa valutazione della lunghezza della incisione cutanea a losanga e della quantità della cute da asportare.
Quasi sempre si farà ricorso alla asportazione, parziale o totale di una piccola formazione muscolare retro auricolare che se ipertrofica, contribuisce in maniera, a volte determinante, a provocare lo scollamento del padiglione auricolare dalla parete temporale.
Solamente, in presenza di una grave ipertrofia della conca auricolare, si valuterà la necessità di procedere ad una asportazione parziale della stessa onde rendere più proporzionate le componenti dell’orecchio senza che sia necessario lasciare punti di sutura aggiuntivi.
Si esegue in anestesia locale con dimissione entro un'ora.
I tempi chirurgici sono solitamente dell’ordine dell’ora e mezza circa e sono da mettere in relazione alla necessità, come momento cardine dell’intervento, di fissare almeno tre- quattro punti di sutura tra periostio della parete cranica e pericondrio della cartilagine posteriore dell’orecchio, che dovranno garantire una conformazione desiderata e simmetrica delle due orecchie.
Il dolore è quasi assente nel post operatorio e l’unico vero accorgimento importante da seguire consiste nella necessità di portare, per la prima settimana a permanenza e poi solamente di notte, una fascia contenitiva che permetta di salvaguardare la plastica auricolare imbastita.
Questo è un punto importante nella gestione di questo intervento e si scontra epesso con la riluttanza dei pazienti a seguirlo con scrupolo ma ciononostante il chirurgo dovrà insistere in considerazione della assoluta necessità di creare le condizioni affinchè la plastica appena imbastita possa consolidarsi a sufficienza per potersi mantenere per sempre.
Il ritorno alle attività quotidiane è pressochè immediato sempre considerando la necessità di mantenere la medicazione compressiva, sicuramente appariscente ma ben tollerata, per almeno una settimana.
Si opta, quasi sempre, per una breve copertura antibiotica e rimane tassativo il bisogno di rispettare i controlli richiesti dal proprio chirurgo per verificare la corretta convalescenza.
La forma delle orecchie operate risulta assolutamente naturale e già dopo l’asportazione della medicazione, dopo la prima settimana, il/la paziente potrà godere della nuova posizione delle proprie orecchie e solamente durante le ore notturne, onde evitare strappi involontari, durante il sonno, sarà invitato a portare una fascia di protezione auricolare.
Si tratta, in definitiva, di un intervento abbastanza lineare, non particolarmente doloroso, che riesce a sortire una immediata soddisfazione e che richiede, come unico impegno per i pazienti, l’uso generoso di tutori nel post operatorio, al fine di non compromettere quanto realizzato durante l’intervento.
Da ricordare, infine, che durante l’esecuzione dell’intervento sdarà possibile intervenire per correggere eventuali problemi del lobo auricolare che spesso, speciale nei pazienti di sesso femminile, risulta compromesso dall’abitudine di portare orecchini particolarmente pesanti e taglienti e/o dalla presenza di buchi in eccesso.
Per assolvere alle più molteplici richieste e aspettative dei nostri pazienti, diamo molta importanza all'innovazione, all'aggiornamento e alla ricerca, siamo uno dei centri di Chirurgia Estetica al passo con i tempi in costante ricerca e sviluppo di tecniche innovative.
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