Potare il pero è essenziale per garantire resistenza e rinnovamento alla pianta, soprattutto se si desidera ottenere frutti da questo albero, che può superare i 15 metri di altezza. Essendo un albero stagionale e produttivo, presenta diversi periodi di attività.
Allo stesso modo, seguire il calendario è fondamentale per la potatura, evitando di intervenire durante la fioritura o la produzione dei frutti. Esistono momenti ideali, ma, come vedremo, molto dipende dalle condizioni climatiche e territoriali del luogo in cui l’albero cresce.
Spesso “trascurato” rispetto alla diffusione del melo, il pero è un albero molto interessante e, nelle giuste condizioni di produzione, decisamente generoso in termini di frutti. La potatura è un’operazione da ripetere regolarmente, sfruttando esclusivamente i momenti giusti per ottenere i migliori risultati.
Natura del pero
Il pero definisce in realtà una serie di piante appartenenti alla famiglia delle Rosacee, quindi “parenti” dei meli, ma il genere Pyrus evidenzia alberi di diversa forma, tipologia di fiori e frutti. Inoltre, sebbene molti siano alberi stagionali che perdono le foglie in autunno, sono note anche alcune forme sempreverdi.
I peri sono impiegati anche come alberi ornamentali, poiché nelle giuste condizioni sviluppano bei fiori, che precedono la potenziale produzione di frutti. Le dimensioni del pero sono molto diversificate, da poco più di un metro fino a sfiorare anche i 20 metri per quelli più grandi e maestosi. dw wd dw dw dw dw
Rispetto al melo, il pero ha fabbisogni diversi e può resistere a temperature più rigide, anche se i periodi di fruttificazione variano a seconda della sottospecie. Alcune varietà sono facilmente riconoscibili dalla forma dei frutti, mentre altri “peri” sviluppano frutti più tondeggianti e sono comuni in paesi come l’Asia o l’Africa settentrionale.
Quando potare il pero?
Come altri alberi della famiglia delle Rosacee, anche il pero va potato dopo il periodo di produzione dei frutti, ma prima che le stagioni diventino eccessivamente compromettenti. Generalmente si sceglie di farlo dalla fine della primavera all’autunno inoltrato, oppure subito dopo l’inverno, che è la stagione di minore attività.
La ripresa vegetativa dovrebbe presentare la condizione giusta, ma anche un periodo e un contesto di “calma” effettivo per questo tipo di albero, che è resistente ma può essere indebolito se non si adottano alcune cure preventive, potature incluse. Ricordando che, come per i meli, i peri vanno potati in modo diverso a seconda dell’età della pianta.
Nei primi anni di vita la pianta è in formazione e la potatura serve a darle una forma più o meno desiderata, concepita anche con una logica di fondo: far entrare aria e sole nelle giuste quantità in ogni angolo del fusto e non sviluppare una struttura sbilanciata.
Come potare
La potatura di formazione deve essere specificatamente concepita per eliminare le sezioni troppo grandi su alcuni lati, ma anche per eliminare le fronde troppo ingombranti nella zona superiore della pianta. Meglio però non eccedere, ricordando che nei primi anni di vita il pero è in crescita e va formato, non limitato.
Una volta trascorsi alcuni anni, ovvero da quando la pianta avrà iniziato a fiorire e quindi fruttificare, possiamo procedere nei periodi descritti, quindi subito dopo la caduta delle foglie e prima dell’inverno, concentrandoci sui rami che ostacolano la pianta e la produttività successiva, quindi quelli storti, secchi o troppo verticali.
Lo sviluppo deve essere equilibrato ed è bene scegliere i rami più verdi e non potarli, mentre quelli molto rigidi, con poche intersezioni e senza gemme possono essere cimati, senza esagerare. Meno un pero appare in difficoltà e meno ha rami secchi, meno avrà bisogno di attenzioni, cosa da ricordare in ogni caso.
Cose da ricordare
Inoltre è bene tagliare i rami esclusivamente nelle sezioni dove il ramo è più sottile, facendolo a ridosso delle ramificazioni. Mai tagliare in modo perpendicolare, ma sempre in modo inclinato, così da proteggere meglio la ricrescita post cicatrizzazione delle parti tagliate. In particolare, fare in modo che il taglio vada “verso il basso”.
Durante l’estate possiamo procedere con una leggera potatura che però deve essere selettiva, concepita esclusivamente per sfoltire la chioma del nostro pero, ma anche per togliere i rami più secchi e che non producono alcuna forma di fiore o frutto.
Potare sempre in modo adeguato e scegliendo bene le sezioni da cimare.